Manovra finanziaria 2018: 4 cose che cambieranno per i giovani e il lavoro

La manovra finanziaria 2018 da 20 miliardi di euro è già cominciata con la discussione in parlamento sulla Legge di Bilancio e sul decreto fiscale. Anche se sappiamo già molto sulle misure che il Governo adotterà con questa manovra, i cambi di programma sono ancora dietro l’angolo. Sono previsti bonus e interventi, anche se le risorse a disposizione sono minime e non è previsto alcun cambio di rotta in stile lacrime e sangue. Ecco quali saranno i cambiamenti sostanziali per il prossimo anno.

Bonus cultura per la musica: la manovra finanziaria 2018 ha riconfermato la presenza del bonus per i più giovani che raggiungeranno la maggiore età il prossimo anno. La carta elettronica prepagata da 500 euro potrà essere utilizzata non solo per l’acquisto di libri o biglietti per il cinema e i musei, ma anche per la musica registrata, per i corsi di musica, di lingua straniera e di teatro.

Sgravi totali al sud per i disoccupati: nelle regioni del sud Italia, lo sgravio raggiungerà il 100 per cento dei contributi per le assunzioni. Indipendentemente dall’età, varrà anche per i disoccupati da almeno sei mesi. Lo sgravio verrà riconosciuto su tutto il territorio italiano alle imprese per le seguenti assunzioni: studenti con all’attivo almeno 30 per cento delle ore previste di alternanza scuola-lavoro e studenti che hanno svolto l’apprendistato presso lo stesso datore di lavoro.

Assunzioni più convenienti: si tratta di una delle misure fondamentali adottate con questa manovra. I datori di lavoro privati che stipuleranno un contratto con giovani fino a 29 anni a tutele crescenti avranno a disposizione uno sgravio di durata triennale, e potranno accedere all’esonero del 50 per cento dei contributi annui, i quali non devono comunque superare la cifra di 3250 euro. Questo incentivo verrà riconosciuto per tutto il 2018 anche per giovani sotto i 34 anni, mentre rientreranno nella manovra anche le assunzioni avvenute nei mesi di novembre e dicembre.

Sconti sulla formazione: al fine di invogliare le imprese a effettuare corsi di formazione per accrescere le competenze professionali dei dipendenti, per gli anni dal 2018 al 2020 sarà previsto un credito di imposta sulle spese per la formazione dei lavoratori. Il credito di imposta massimo per l’impresa beneficiaria non potrà superare la cifra di un milione di euro. Lo sconto fiscale, invece, riguarderà il costo del lavoro per il personale impegnato nei corsi di formazione.

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