Netturbina licenziata: prende un gioco per il figlio tra i rifiuti e viene mandata a casa
Aicha Elizabeth Ounnadi, netturbina licenziata dopo aver preso un monopattino tra i rifiuti per regalarlo a suo figlio, si definisce un po’ ingenua, ma di certo non una ladra. Divorziata, con due figli a carico, vive in un appartamento di una casa popolare nei dintorni di Torino. L’azienda che si occupa della raccolta e della gestione dei rifiuti, la Cidiu, l’ha mandata a casa dopo 11 anni di servizio. La donna, quarantenne, ha deciso di raccontare la sua storia a La Stampa.
La netturbina licenziata ricorda molto bene l’episodio e lo racconta così al giornale: “Erano le 6 del mattino del 18 maggio e una collega mi ha passato quel giocattolo: ‘Tieni, portalo a tuo figlio’. Non so chi l’avesse preso, né chi l’avesse portato lì, ma a quell’ora non sono stata a fare domande. L’ho messo vicino al mio armadietto e poi l’ho chiuso in auto. Non avrei immaginato che da quel momento sarebbe iniziato un incubo“. La lettera di licenziamento è arrivata il 30 giugno 2017 e recita così: “A tutti è stato più volte ribadito che non è ammesso appropriarsi dei beni provenienti dalla raccolta dei rifiuti e le giustificazioni della dipendente non sono idonee a giustificare un comportamento gravissimo“.
Aicha Elizabeth Ounnadi ovviamente non si vuole arrendere ed è pronta per fare ricorso davanti a un giudice: “Abbiamo tante difficoltà economiche, anche il mio ex marito ha perso il lavoro e capita che qualcuno ci faccia dei piccoli regali per aiutarci. Ho subito detto la verità: avevo preso io quel monopattino dopo che me l’aveva passato una collega, per il mio bimbo di 8 anni. Tutto confermato anche da lei. Quel monopattino non era nascosto, non ho fatto nulla di male, non posso essere licenziata per questo. Spero solo che ascolti le mie ragioni. Lavoro in Cidiu dal 2006, ho i calli alle mani, ho sempre lavorato duramente e non mi sono mai lamentata. Dopo oltre 10 anni passati sotto la pioggia o la neve, mi vogliono licenziare per un monopattino?“
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