Pensioni news 2017: possibili tagli del 5% a partire dal 2019? Ecco l’ipotesi
Le polemiche sull’aumento dell’età pensionabile a 67 anni anziché a 66 anni e 7 mesi, non si fermano e proprio in questi giorni sindacati e Governo potrebbero aver trovato un punto in comune. Secondo l’onorevole Cesare Damiano, infatti, ci sono molti punti di convergenza, anche se il discorso è stato rimandato in autunno. Per Annamaria Furlan, invece, l’aumento fino alla soglia dei 70 anni è una condizione inimmaginabile. A seguito dei recenti dati ISTAT sulla situazione, Quotidiano.net ha simulato le possibili condizioni future a partire dal 2019.
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Pensioni news 2017: assegno ridotto del 5 per cento
Secondo le simulazioni condotte da Quotidiano.net, basate sugli ultimi dati ISTAT, a partire dal 2019 potrebbe verificarsi una sensibile riduzione dell’assegno pari al 5 per cento. Non solo, dunque, si andrà in pensione molto più tardi, fino a toccare la soglia dei 70 anni di età, ma le generazioni future potrebbero ricevere il 5 per cento in meno di quello che si aspettano. Come riporta lo stesso giornale, infatti: “Dal 2019, secondo tutte le stime, è prevedibile un’ulteriore sforbiciata di almeno il 5 per cento. Dunque, a parità di età di uscita, il meccanismo di adeguamento automatico dei coefficienti ha l’effetto di sterilizzare l’aumento della durata della vita media e del godimento della pensione“.
Pensioni news 2017: Cisl, Uil e Cgil inviano la proposta al Governo sull’uscita anticipata per le mamme
I sindacati Cisl, Uil e Cgil hanno inviato una proposta al Governo nella quale si richiede una riduzione di almeno tre anni sull’arco di tempo previsto per andare in pensione. L’iniziativa è dedicata alle mamme e consisterebbe in un intervento sulla previdenza. Nel dettaglio, i sindacati chiedono un anticipo sull’accesso alla pensione da parte delle mamme lavoratrici con figli biologici o adottati: si tratta di uno sconto di un anno per figlio fino a un massimo di tre anni. Inoltre, richiedono il blocco dell’aumento dell’età pensionabile e che venga al più presto “avviato un tavolo di studio per individuare un nuovo criterio che rispetti le diversità e le peculiarità di tutti i lavori“.
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