Pensioni novità 2017: ipotesi APE social permanente e fase due bloccata per mancanza di fondi?
Pensioni novità 2017: i sindacati non voglio prendere tempo, al contrario dei tecnici del governo, su diverse questioni. Per quanto riguarda l’APE social, invece, vi sarebbe l’ipotesi di renderla permanente. L’atteso incontro con l’esecutivo, però, è stato rimandato ai primi di ottobre, ma in progetto ci sono alcune manifestazioni allo scopo di mantenere vivo l’interesse nei confronti di queste tematiche: accesso alla pensione, precariato e crisi economica in primis.
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Pensioni novità 2017: aumento età pensionabile
Uno dei temi più caldi e che, ovviamente, non è esente da polemiche, riguarda l’aumento dell’età pensionabile a 67 anni, legato all’allungamento dell’aspettativa di vita. Secondo la Cgil, Cisl e Uil, questa nuova manovra potrebbe essere controproducente. Come la stessa segretaria della Cisl, Annamaria Furlan, aveva affermato, non è immaginabile un innalzamento dell’età pensionabile fino a 70 anni. La situazione potrebbe diventare realtà a partire dal 1° agosto 2019, aumentando negli anni fino a raggiungere quota 70. Carmelo Barbaglio, leader della Uil, ha invece chiesto nuovamente il congelamento di questa possibilità.
Pensioni novità 2017: i tecnici del governo valuteranno le proposte presentate
Secondo le ultime notizie, in queste ore i tecnici del Governo hanno confermato che valuteranno tutte le proposte in essere: dalla pensione di garanzia per i giovani all’aumento dell’età pensionabile, dallo sconto dei requisiti per le lavoratrici madri che desiderano accedere all’APE social agli incentivi per promuovere il lavoro tra i giovani. Il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha infatti affermato: “Lavoreremo nei prossimi giorni sulle proposte che hanno fatto i sindacati analizzando le platee e i costi degli interventi tenendo conto dei vincoli di bilancio e degli obiettivi che ci siamo dati“.
Pensioni novità 2017: fase due bloccata, mancano i fondi?
Ciò su cui più stanno premendo i sindacati è il possibile congelamento della fase due della riforma delle pensioni. Il motivo risiederebbe nella mancanza di risorse economiche che serviranno a coprire tutte le misure proposte. I sindacati, infatti, premono affinché avvenga al più presto un incontro con il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. Come ha sottolineato Susanna Camusso della Cigl: “Per avere garanzie sulle richieste fatte dai sindacati su cui c’era già un impegno del governo“.
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