Pensioni anticipate news 2017: novità dalla Camera e dal CODS su APE volontaria
Sono in arrivo novità per quanto riguarda le pensioni anticipate, si segnalano, infatti, nuovi aggiornamenti da parte della Camera dei Deputati e da Cesare Damiano, Presidente della commissione lavoro. Si tratta di pareri positivi, soprattutto in merito alla definizione del decreto sull’APE volontaria, al quale ha fatto seguito il commento della fondatrice del Comitato Opzione Donna Social.
Pensioni anticipate news 2017: le parole di Cesare Damiano
Secondo lo stesso Presidente della commissione lavoro, Cesare Damiano: “Il decreto riguardante il nuovo meccanismo di pensionamento tramite APE volontaria potrà essere firmato al massimo entro i primi giorni di settembre. Ora resta solo da effettuare la messa a punto di tutta la normativa che riguarda la flessibilità previdenziale e l’età pensionabile“. Sempre sulla riforma previdenziale andranno fatti ulteriori interventi, specifica Damiano, uno di questi consiste nel poter garantire la retroattività delle misure fino al primo maggio e anche l’estensione della Quota 41 e dell’Ape volontaria.
Disaccordo sull’estensione dell’età pensionabile e avvii degli anticipi pensionistici
Un altro aspetto sul quale, invece, non è assolutamente d’accordo il Presidente della commissione lavoro, riguarda l’estensione dell’età pensionabile di almeno cinque mesi entro il 2019. Parere negativo anche sugli avvii degli anticipi pensionistici, definiti ‘ridicoli’. Critiche da parte del CODS per ciò che concerne l’APE volontaria, il rischio, spiega la fondatrice Orietta Armiliato, è quello di generare caos tra le persone. Come ha ricordato, infatti, con Opzione Donna è possibile raggiungere la pensione a 57 anni e 7 mesi, anche se vi è un anno di attesa prima dell’assegno del ricalcolo dei contributi. Rispetto all’APE volontaria, la differenza è di almeno quattro anni.
Bisogna approfondire tutti gli aspetti
La fondatrice del Comitato Opzione Donna Social sottolinea come vi sia la necessità di un approfondimento per quanto riguarda la decurtazione dell’assegno e la differenza in merito al ricalcolo dei contributi; questa potrebbe raggiungere anche il 30 per cento. Bisogna, quindi, valutare la situazione dall’alto, tenendo conto anche della situazione economica italiana, in quanto gli interessi dell’APE volontaria sono detraibili e potrebbero essere congelati a causa del tentativo di risanare tutti gli svantaggi che potrebbero nascere nell’immediato futuro.
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