Razzismo in un hotel della Romagna: “Sei di colore, non posso assumerti”

Sembrerebbe un episodio di razzismo quello occorso presso un hotel della Romagna. Paolo, ragazzo 29enne italiano di colore, si è visto rifiutare la sua domanda di candidatura da parte del titolare della struttura; il motivo sembrerebbe essere il colore della sua pelle. Questo il contenuto del messaggio inviato tramite SMS: “Mi dispiace Paolo ma non posso mettere ragazzi di colore in sala qui in Romagna la gente è molto indietro con mentalità scusami ma non posso farti venire giù ciao“.

Un rifiuto a causa del colore della pelle

L’albergatore della città di Cervia avrebbe rifiutato dunque la proposta del ragazzo 29enne a causa del colore della pelle e, soprattutto, per via della presunta mentalità retrograda dei residenti e dei turisti del luogo. Paolo è un ragazzo dalla pelle scura, nato in Brasile, ma in Italia da quando aveva solo tre anni. L’episodio è accaduto lo scorso 18 giugno: Paolo, dopo aver inviato la sua e-mail contenente il curriculum vitae e il documento d’identità al fine di perfezionare il contratto di lavoro, si è visto recapitare la risposta tramite messaggio su cellulare.

Le parole della Filcams-Cgil sul presunto episodio di razzismo

Tra i due vi sarebbe quindi stato già un accordo in via di perfezionamento, ma l’ipotesi di molti, come riporta il quotidiano MilanoToday, è che il titolare si sia accorto del colore della pelle del ragazzo dopo aver visionato la fototessera del documento d’identità. La risposta dell’albergatore è stata pubblicata dalla Filmacs-Cgil di Ravenna alla quale la madre di Paolo si era rivolta: “Siamo certi che la Romagna saprà distinguersi dall’inaccettabile connotazione riservatale dall’albergatore“ ha commentato la Filcams-Cgil.

Interviene il sindaco di Cervia: Luca Coffari

Anche Luca Coffari, sindaco di Cervia, è intervenuto sull’episodio: “Un fatto di particolare gravità che non appartiene alla cultura della nostra città e che nulla ha a che fare con la nostra realtà lavorativa e imprenditoriale, che da sempre si avvale di maestranze provenienti da ogni luogo e ogni parte del mondo. La Romagna si è sempre dimostrata una terra aperta con una mentalità e un sentire comune che vivono di integrazione, rispetto e correttezza. Qui “l’unico indietro” è il singolo albergatore“.

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