Lavoro giovani 2017: taglio del 50% sui contributi per i nuovi assunti
Il vice ministro dell’economia Enrico Morando sembra avere le idee molto chiare in merito alla prossima manovra di bilancio. L’ipotesi consisterebbe nel puntare alcuni miliardi di euro sui giovani, tagliando almeno il 50 per cento dei contributi per i primi due anni di assunzione, al quale farebbe seguito un altro taglio, questa volta strutturale, per i giovani stabilizzati nel lavoro in via definitiva.
Lavoro giovani 2017: taglio del 50 per cento degli oneri contributivi
Come ha spiegato Morando: “Dopo le misure adottate con le precedenti manovre, che hanno migliorato le condizioni delle fasce più deboli ad eccezioni dei giovani, è giunto il momento di intervenire massicciamente e univocamente per migliorare l’occupazione dei giovani per i quali la soluzione non è quella dell’assegno per tenerli a non fare niente. Occorre allora puntare alcuni miliardi su un’operazione che agevoli l’ingresso nel mondo del lavoro. La mia idea è che per ogni giovane che viene assunto occorre prevedere per i primi due anni una fiscalizzazione degli oneri contributivi dell’ordine del 50 per cento. Passati i due anni in capo a quel giovane deve rimanere una riduzione strutturale dei contributi di 4 punti percentuali da dividere al 50 per cento tra impresa e lavoratore“.
Lavoro giovani 2017: tra gli obiettivi anche la crescita
Ovviamente, tra gli obiettivi della prossima manovra di bilancio vi è anche la crescita. Secondo Morando “Bisogna agire su molti fattori per favorire gli investimenti pubblici, privati e la produttività. Si tenterà, dunque, di rifinanziare e mantenere tutte le misure appena adottate con le manovre precedenti e che funzionano“. Inoltre, rispetto a quanto previsto dal Def, la manovra sarà più leggera: “Negli ultimi mesi sono intervenute tre novità positive – ha spiegato Morando – la prima è la nuova impostazione dell’Europa. Il confronto sviluppato con Bruxelles ci consente di affermare che la correzione strutturale per raggiungere il pareggio di bilancio non sarà dello 0,6 per cento del Pil ma dello 0,3 per cento. Si tratta di un risultato importante sul piano politico che dimostra che anche la Commissione si orienta non solo all’obiettivo fiscale ma anche alla crescita“.
Lavoro giovani 2017: tre novità grazie alla manovra di bilancio
La seconda e la terza novità, invece, riguardano una manovra correttiva appena varata e che andrà a ridurre l’entità delle clausole di salvaguardia da neutralizzare e il miglioramento della crescita. Come ha concluso Enrico Morando, infatti: “Per avere il quadro chiaro dell’andamento del Pil bisognerà attendere settembre ma tutti gli indicatori, dalla produzione industriale alle stime di Fmi e Bankitalia ci dicono che siamo in presenza di una ripersa più forte che si viene consolidando più del previsto. Si tratta di tre novità importanti che incideranno sull’entità della manovra. La correzione ci sarà ma gli spazi per gli interventi per le politiche di sviluppo si allarga di molto“.
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