Disoccupazione: in Italia è record di giovani che non studiano e non cercano lavoro
Forse è quella dei millennial la vera generazione perduta, la gioventù bruciata. Si tratta di una scottatura diversa, però, che inficia il futuro poco alla volta, ma inesorabilmente. In Italia, secondo i dati dell’indagine condotta dalla Commissione Europea sull’occupazione e gli sviluppi sociali in Europa, è presente il più alto numero di ‘Neet’, ovvero giovani tra i 15 e i 24 anni che non studiano e non cercano lavoro. Una condizione sempre più comune, anche a causa della recente crisi economica del 2009.
Disoccupazione: i giovani Neet
Tra il 2015 e il 2016, il numero di persone che vivono in condizioni di povertà estrema, pari all’11,9 per cento, è aumentato. Nel 2016, i Neet in Italia erano il 19,9 per cento, in diminuzione rispetto all’anno precedente, che invece aveva toccato quota 21,4 per cento. Nonostante questo, risulta essere il tasso più alto presente in Europa. In Grecia, ad esempio era al 15,8 per cento, mentre in Romania al 17,4 per cento. Per quanto riguarda gli under 35, poi, la disoccupazione è arrivata al 37,8 per cento. Il report mette in risalto sia la situazione generale che le difficoltà incontrate dai giovani quando si affacciano al mondo del lavoro.
Disoccupazione: nessun reddito di cittadinanza
Nonostante i numeri, comunque, la Commissione Europea non è intenzionata a riproporre il reddito di cittadinanza. Per ora esiste solo un progetto pilota – spiegano dalla Commissione – e viene portato avanti in Finlandia. Grazie ai risultati del progetto finlandese potranno così avere una visione più dettagliata del reddito di cittadinanza e di come gestirlo, anche se non è in progetto nulla per ora.
© Tutti i diritti riservati. È vietata ogni forma di riproduzione.