Pensioni novità 2017: rialzo età pensionabile a 67 anni, per Poletti se ne discuterà in autunno

La questione sull’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni è ancora molto calda. Il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha dichiarato: “Ne riparleremo dopo l’estate, quando avremo le informazioni dei nuovi dati Istat, avremo il quadro della situazione“. Poletti sembra prendere tempo sulla possibilità del blocco sull’innalzamento dell’età pensionabile previsto dalla Riforma Fornero nel 2019. La proposta di legge presentata da Cesare Damiano del PD, e da Maurizio Sacconi dell’Epi, due ex ministri del lavoro, mira proprio a bloccare questo rialzo.

La manovra evasiva del Ministro Poletti non è piaciuta però ai sindacati. Il segretario confederale della Cgil, Roberto Ghiselli, ha affermato: “Il ministro del Lavoro sembra non cogliere la sollecitazione che Cgil, Cisl e Uil hanno evidenziato con l’attivo di ieri. È necessario che il Governo si impegni a bloccare l’innalzamento dell’età pensionabile. Le ragioni per bloccare l’innalzamento dell’età pensionabile sono evidenti già ora e non è pensabile aspettare l’autunno per affrontare questa questione. L’Italia è il paese che ha già l’età di pensione più alta in Europa e un ulteriore balzo renderebbe la cosa socialmente insostenibile“.

Ciò su cui si punta il dito è anche l’eventuale costo di questo innalzamento, che sarebbe pari a 1,2 miliardi di euro. Alzare l’età pensionabile da 66 anni e 7 mesi a 67 anni potrebbe avere ripercussioni spiacevoli sulle casse dello Stato. Dunque la situazione è ancora aperta e ovviamente tesa, ma nonostante i tantissimi dubbi e lo spauracchio del taglio degli assegni pensionistici, la discussione finale è rimandata in autunno.

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