Pensioni novità 2017: si lavorerà fino a 67 anni a partire dal 2019
Il Governo sta vagliando l’eventualità di allungare gli anni di lavoro, innalzando l’età pensionabile a 67 anni. Se l’idea vedrà la luce, è stato stimato che dal 2019 sarà possibile fare richiesta di collocamento a riposo a partire dai 67 anni. Colpa, sembrerebbe, di un allungamento dell’aspettativa di vita occorso negli ultimi decenni. L’esecutivo, in proporzione, vorrebbe allungare anche l’età pensionabile.
L’età pensionabile verrà innalzata
Notizie che non piaceranno a tutti quei lavoratori in bilico tra lavoro e pensione: questi potrebbero dover lavorare anni in più e attendere ancora prima di poter richiedere il collocamento a riposo. Attualmente, l’età minima pensionabile è fissata a 65 anni e 7 mesi. Con il nuovo provvedimento, già al vaglio dell’esecutivo, questa soglia aumenterebbe fino a 67 anni. Potrebbero, comunque, essere attuati alcuni cambiamenti: il provvedimento è ancora sotto esame, soprattutto per quanto riguarda l’innalzamento dell’età pensionabile e potrebbe esserci la possibilità che rimanga invariata.
Sindacati sul piede di guerra
Il nuovo provvedimento non è piaciuto alle più importanti associazioni sindacali, tra le quali spiccano Cgil-Cisl-Uil, che durante la giornata del 30 giugno 2017 si sono seduti al tavolo delle trattative con l’esecutivo. Sotto torchio il Ministero dell’Economia e delle Finanze per non aver seguito gli accordi presi nell’ultimo incontro. I sindacati affermano che il Governo avrebbe garantito che non avrebbero mai preso in considerazione l’allungamento dell’aspettativa di vita durante la riforma delle pensioni.
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